Era l’estate 2007, seguivo il Cosenza sulle colonne di Calabria Ora ed ho avuto quella che in gergo giornalistico si chiama la soffiata giusta, ovvero che il Cosenza Calcio si sarebbe affidato per la prima volta nella storia dei Lupi a dei professionisti della comunicazione, tali Vircillo&Succurro. Un lui, Luigi, tifosissimo rossoblù. Una lei, Rosaria, della quale ricordo l’eleganza e la disinvoltura nella successiva presentazione della squadra davanti la bolgia dei 3000 del Cinema Citrigno. Da quei giorni l’immagine del Cosenza è cambiata, a suon di idee rivoluzionarie ed argomenti che hanno fatto “notare ed apprezzare” il Cosenza Calcio su concetti prima sconosciuti e che oggi continuano a vivere nell’ultima firma posta sullo storico marchio del centenario come apice assoluto della loro collaborazione. Ma Vircillo&Succurro non è solo calcio ma è un costante punto di riferimento per le realtà della nostra terra. Non sono un caso il Premio AT, per il contributo dato alla Calabria nel ramo comunicazione o il Premio Literary Award per la comunicazione come esempio di cultura. Sempre molto forti i messaggi lanciati, come il contributo dato all’Associazione Italiana Down o la campagna per la verità sulla morte di Denis Bergamini. Ma parliamone direttamente con il direttore creativo Luigi Vircillo, che nelle ultime ore è sotto i riflettori per un movie/spot che ha come protagonista un ‘Gesù’ e come frase d’impatto “le vie della comunicazione saranno infinite”
Dottor Vircillo, in 10 anni di Vircillo&Succurro quali sono i stati progetti più gratificanti?
“Tanti ed ognuno affrontato con quella passione necessaria per affrontare una terra un po’ arida dal punto di vista della comunicazione. Tutti sono stati progetti gratificanti ma se devo puntare qualche paletto sicuramente ricordo la campagna sociale della pistola con il grilletto a forma di Calabria, la “croce” di Rem, la divisa del Cosenza 95° anniversario personalizzata anche nel filo delle cuciture e il marchio del cento anni che rimarrà nella storia di questa città”.
Abbiamo visto il nuovo spot firmato da v&s per Pubbliemme. Siamo rimasti colpiti al primo sguardo e rivedendolo abbiamo avuto la percezione che si trattasse di qualcosa di epico per questa terra, profondo e coraggioso. Ci piacerebbe conoscere il processo che ha fatto nascere l’idea del movie/spot Pubbliemme group con il concept legato a Gesù…
“Come ho già detto a qualcuno, è un concept che mi sta a cuore da quando ho aperto il primo libro di comunicazione. Vivo questo lavoro e questa materia con estrema passione ed ho sempre analizzato e studiato quella che per me è la più grande sfida di comunicazione di tutti i tempi, divulgare la parola nel mondo senza i mezzi che oggi si hanno a disposizione. Quindi ho cercato un elogio cercando di aver tatto su un argomento non facile da trattare ed affrontare”.
Come è nato il rapporto con Pubbliemme Group, azienda leader in Italia nella divulgazione pubblicitaria?
“Il rapporto con Pubbliemme è basato sul rispetto e l’amicizia nata con il “patron” Maduli, persona che stimo per audacia e visione. Lui ha sempre belle parole per me e questo non può che gratificarmi, considerando la sua competenza ed il successo delle sue vedute. Spesso ci confrontiamo e discutiamo anche sulla situazione della comunicazione calabrese. Si tratta di un’idea coraggiosa e prorompente? Esistono altri esempi nel mondo? “In Calabria è la prima volta, nel mondo esistono svariati casi ma forse non con lo stesso tatto e rispetto visto che in tanti sono stati censurati. Non ultimo quello di Peddy Power. Dopo aver scritto sceneggiatura e disegnato storyboard ho chiesto all’amico regista Luigi Veneziano soprattutto questo: tatto e rispetto senza penalizzare il concetto creativo. Credo che grazie a tutto lo staff questo obiettivo è stato raggiunto”.
Ci racconti le fasi della realizzazione…
“E’ un progetto nato con coraggio. Il patron Pubbliemme mi ha chiamato dicendo ‘Luigi, se chiamo voi è perché voglio qualcosa di diverso, non il solito spot’. Allora ho aperto quel cassetto dove avevo buttato giù qualche rigo sul concetto di comunicazione e divulgazione della parola di Gesù e mi sono messo a lavoro. Il primo grande marchio/logo è stata la croce del cristianesimo, la prima grande campagna di comunicazione è stata la parola di Gesù. Da qui è nato tutto. Successivamente con la mia socia Rosaria Succurro abbiamo pensato allo staff ideale per la realizzazione e tra i tanti analizzati abbiamo scelto Veneziano come regista e Teatro Zero con Dino Garrafa che ha avuto un ruolo importantissimo con i suoi ragazzi che affrontano un percorso teatrale per superare disagi e difficoltà di vita. Mi hanno emozionato, commosso ed insegnato alcuni valori che difficilmente trovo in questo contesto”.
Si sono verificati intoppi poi risolti?
“Sono stati tanti, mi vengono subito in mente i costumi e la scelta del giusto ‘Gesù’. Avevo tre candidati tra cui uno di Roma che ha partecipato a Passion. Poi le location: facevamo 400 km al giorno per più giorni e tutto per 60 secondi di video. Ma ci tengo a raccontare un episodio particolare. Ovvero avevamo girato l’ultima scena che non mi entusiasmava molto e stavamo raccogliendo attrezzi e costumi quando sul Monte Cocuzzo si è alzato il vento e le nuvole si sono sdoppiate in modo innaturale sono scese alla nostra altezza venendoci incontro con i raggi del sole che trapassavano questo spettacolo. Tutti di corsa in posizione per sfruttare quel ‘regalo’ che oggi potete ammirare nell’ultima scena dello spot. Tutto senza effetti, tutto un regalo della natura”.
Dove sarà possibile ammirare questo spot?
“La pianificazione Pubbliemme sarà importante e nazionale sul satellite”.
Cosa non consiglia invece?
“Non consiglio invece di usare campagne delle grandi agenzie per promuovere la propria agenzia. Vedo giornalmente questi scempi e spesso, creandomi non poche antipatie, li segnalo con simpatia ai colleghi che per svolgere questo lavoro hanno studiato, sofferto, seminato ed ancora aspettano di raccogliere”.
Com’è la situazione della comunicazione calabrese oggi?
“E’ strana e dilaniata dalla crisi. Molte agenzie hanno chiuso e per non seguire il loro destino bisogna fare i salti mortali perché le aziende, naturalmente sbagliando, hanno inteso risparmiare sulla comunicazione in tempo di crisi affidandosi a tipografie, semplici grafici o videomaker non capendo però che spesso spendono di più lavorando bendati affondando qua e là dei lavori, piuttosto che organizzando una comunicazione mirata e gestita da professionisti che in base ad un piano di comunicazione evitano sprechi ed aumentando il profitto”.
Cosa bolle in cantiere, su cosa stai lavorando?
“Sicuramente l’impegno nazionale Pol2014 che vedrà protagonista tutto il sud Italia ma in particolar modo la mia città e Acqua Fontenoce per promuovere al meglio l’alto riconoscimento di qualità ricevuto dal Ministero della Salute che la fa diventare l’unica acqua del meridione adatta alla preparazione degli alimenti per lattanti”.
Dottor Vircillo, infine un messaggio a un giovane di oggi che vuole cimentarsi nel campo della comunicazione…
“Vedo nascere agenzie ed esperti in comunicazione quasi ogni mese poi le vedo chiudere o abbandonare. Per fare questo lavoro serve passione, know how e idee originali. Avere un mac ed una canon non basta per fare comunicazione. Ecco perché consiglio sempre di nutrirsi con letture, viaggi e annual dove osservare, assorbire ed imparare la massima espressione della comunicazione, la sintesi. Io non ho ancora smesso di cercarla”.
Elogio alla prima grande forma di comunicazione. — Vircillo&Succurro è orgogliosa di presentare in anteprima il primo movie/spot ideato e prodotto per PUBBLIEMME GROUP azienda leader nella divulgazione della comunicazione. — Agenzia: Vircillo&Succurro / Cosenza
Direttore Creativo: Luigi Vircillo
Account executive: Rosaria Succurro
Distribuzione e qualità: Giulia Callegari
Regia: Luigi Veneziano
Aiuto Regia: Andrea Ras
Casa di produzione: vpr
Traduzione aramaico: Luisa Ciapetti
Attori principali: Maria Rugiero e Gianluca Visciglia
Attori e comparse: Teatro Zero
Actor Coach: Dino Garrafa
Colonna sonora: Paolo Scarpino
Make Up: Vanessa Fragale
Costumi: Gino Veneruso
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