L’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro ha incontrato, nella sede dell’assessorato, al Chiostro di San Domenico, lo storico Franco Michele Greco che da anni dedica studi approfonditi alla storia e alle tradizioni di Dipignano. L’incontro si è inserito nella scia delle relazioni che il Comune di Cosenza e, in particolare l’Assessore al turismo di Palazzo dei Bruzi, hanno avviato con il territorio dipignanese, anche in forza del protocollo d’intesa che le due amministrazioni comunali (attualmente il Comune di Dipignano è sotto la gestione commissariale, in attesa di nuove elezioni) avevano stipulato a giugno dello scorso anno per la valorizzazione e la promozione turistica del territorio, con particolare riferimento alla creazione di itinerari turistici dedicati alla valorizzazione dei beni di interesse museale e di percorsi legati alle importanti presenze religiose. Sulla scorta dell’intesa stipulata, l’Assessore Succurro ha, in due diverse occasioni, esportato a Dipignano il modello dell’iniziativa “Cinque sensi di marcia” che tanto apprezzamento ha suscitato ormai da anni a Cosenza e che con eguale entusiasmo è stata accolta anche nel borgo vicino alla città capoluogo. Un ruolo importante sia negli itinerari turistici da sviluppare in sinergia, sia in occasione dell’iniziativa “Cinque sensi di marcia”, ha avuto e continuerà ad avere il Museo del Rame e degli Antichi mestieri di Dipignano che è già stato destinazione privilegiata dei percorsi scaturiti dall’intesa. Un contributo importantissimo potrà venire, così come è emerso dall’incontro con l’Assessore Succurro, dallo storico Franco Michele Greco che all’arte e alla civiltà del rame ha dedicato studi approfonditi come quelli condotti nel libro, di cui è autore, “Gente calderaia- viaggio nella civiltà del rame tra l’arte del passato e il vuoto del presente”. Nel volume che Franco Michele Greco ha voluto donare all’Assessore Succurro, viene offerto un importante contributo, non solo a Dipignano, ma anche alla storia della Calabria, arricchendola di un significativo tassello. L’opera storica e antropologica che si fregia della prefazione del prof. Vito Teti, docente di etnologia all’Università della Calabria, apre una finestra luminosa sull’attività più coinvolgente della comunità dipignanese fin dai suoi primordi, quella della lavorazione del cosiddetto oro rosso. Anticamente chiamato “paese dal cielo di rame”, Dipignano era considerato, infatti, il fulcro della produzione artigianale dei manufatti in rame della Calabria intera. Nelle forge ramare, infatti, si consumavano i gesti di un antico lavoro realizzato con l’ausilio del martello e dei mantici sul fuoco da maestri capaci di trasformare un foglio di rame in quella che viene comunemente definita la “quadara”. Il libro di Franco Michele Greco approfondisce, con dovizia di particolari, la storia della antica industria del rame in tutte le sue peculiarità e, grazie alla testimonianza dei ramai dell’ultima generazione, purtroppo maestri senza eredi, fa rivivere una storia interessante, antica, ma ancora capace di emozionare. L’Assessore Succurro si è congratulata per l’impegno dello storico Franco Michele Greco e per il valore del libro sulla civiltà del rame, sottolineando come l’importante ricerca potrà rappresentare un punto di partenza per i futuri itinerari di trekking urbano che l’Amministrazione comunale di Cosenza organizzerà nel territorio di Dipignano e segnatamente al Museo del Rame e degli antichi mestieri.
L’Assessore Succurro incontra lo storico Franco Michele Greco
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