“In un momento in cui non solo in Calabria, ma anche in altre città del Sud e nel resto d’Italia chiudono le orchestre e si è costretti a saltare le stagioni liriche, nella città di Cosenza, in questi anni, c’è stata un’inversione di tendenza, con la nascita di un’Orchestra, non ancora stabile, che porta il nome del nostro teatro. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, guardando la realtà da un’ottica più complessiva e cogliere gli aspetti più importanti: dalla riapertura del “Rendano” con stagioni liriche e sinfoniche sicuramente di livello”.
Lo ha detto il Sindaco Mario Occhiuto intervenendo, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano” alla conferenza stampa di presentazione della stagione lirico-sinfonica 2015-2016 tenutasi nella tarda mattinata nel teatro di tradizione cosentino.
Una stagione che il Sindaco Occhiuto ha definito “di grande qualità e di prestigio e a costi estremamente contenuti”. “E’ questo – ha aggiunto il primo cittadino – un motivo di orgoglio che va al di là delle polemiche che ci sono sempre e sempre ci saranno e che, però, lasciano il tempo che trovano. Ciò che più conta – ha detto ancora Occhiuto – è che la città sia riuscita ad esprimere, in questo momento, un livello culturale importantissimo. Ne è testimonianza anche l’esperienza delle residenze artistiche (il progetto “The Bocs art”) che ci ha consentito di essere sulle prime pagine della stampa specializzata, con Cosenza che è diventata punto di riferimento anche dell’arte contemporanea. Il valore si deve considerare soprattutto in termini di qualità e di ricaduta culturale sulla comunità e sulla cittadinanza”.
Occhiuto ha fornito anche un’anticipazione su un progetto di imminente realizzazione e che vedrà l’attore cosentino Pasquale Anselmo, doppiatore di star internazionali del cinema come Nicholas Cage, John Turturro e Philip Seymour Hoffman, protagonista di una rappresentazione per ricordare la figura di Alfonso Rendano, all’interno di Villa Rendano. “Insieme al Comune e alla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani – ha detto Occhiuto – realizzerà questa performance “per piani” e questa potrà essere una delle attività che si andrà ad intrecciare con il programma della stagione lirico-sinfonica.
E’ stato il direttore artistico del “Rendano” Lorenzo Parisi ad illustrare il cartellone della stagione, che sarà inaugurato il 4 dicembre da un Gala Lirico-sinfonico con protagonisti il tenore Antonello Palombi, in questi giorni impegnato al Metropolitan di New York, e il soprano Stefanna Kibalova, mentre la direzione dell’Orchestra del Teatro “Rendano” sarà affidata al giovane Carlo Goldstein, considerato un emergente nel panorama internazionale ed al quale Sky ha dedicato una delle puntate della sua rubrica “Notevoli” sulla rete “Classica”, dedicata ai giovani talenti italiani.
Parisi ha spiegato il tema che caratterizza la stagione lirico-sinfonica 2015/2016, “L’Eroe e l’Identità”. “Il tema dell’eroe – ha detto Parisi – mi è sembrato il percorso più naturale, anche immaginando quanto l’Amministrazione comunale sta costruendo intorno alla figura di Alarico e alle sue risorse nascoste. Il tema dell’identità evoca, invece, un collegamento con la nostra cultura e il nostro territorio. Tutti gli appuntamenti proposti, a parte il Concerto di Capodanno che più che altro è un momento di festa, parleranno di eroi e della nostra identità.
Gli artisti che ospiteremo – ha aggiunto Parisi – sono artisti di primo piano come è nella tradizione del teatro “Rendano”. Palombi è una delle voci italiane più apprezzate in tutto il mondo, spesso ospite al Teatro alla Scala di Milano o al Metropolitan di New York”.
Una curiosità è stata svelata da Parisi a proposito di Alvise Casellati, che dirigerà l’Orchestra del Rendano il 2 gennaio 2016 in occasione del Concerto di Capodanno.
Casellati ha suscitato l’attenzione dei media per aver lasciato una brillante carriera di avvocato a New York per dedicarsi alla sua grande passione per la musica, ereditata dal nonno.
“Tosca”, l’opera di Giacomo Puccini, è l’evento di punta della stagione (22 e 24 gennaio), regia di Antonello Palombi e direzione d’Orchestra di Luca Ferrara, un ritorno per il “Rendano” dove lo scorso anno diresse “Il Barbiere di Siviglia”. Tosca sarà il soprano Daria Masiero che ha cantato con Renato Bruson, Leo Nucci , Josè Carreras e Placido Domingo. Cavaradossi, eroe risorgimentale , patriota bonapartista legato alle idee illuministiche, sarà, invece, il tenore Leonardo Caimi.
“Anche negli appuntamenti sinfonici – ha aggiunto il direttore artistico Lorenzo Parisi -il racconto degli eroi è possibile. Non è un caso che nel primo degli appuntamenti sinfonici (6 febbraio) sia stata inserita l’Eroica (direzione affidata a Francesco Lanzillotta) che Beethoven compose in omaggio a Napoleone Bonaparte prima di scoprire che fosse non tanto il portatore degli ideali illuministi quanto un conquistatore. Il racconto della nostra identità – ha aggiunto – l’ho immaginato poi attraverso alcune pagine musicali: anzitutto il concerto di Aranjuez per chitarra e orchestra, nel quale la chitarra esprime il legame con il nostro territorio, con il riferimento a Bisignano dove si trova la famiglia di liutai a pizzico più antica d’Italia, perché costruiscono strumenti ininterrottamente dal 1780 ad oggi.
Poi con il concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Tchaikovsky (la pianista è l’eccellente Anna Kravtchenko) che è un omaggio alla figura di Alfonso Rendano, pianista famoso in tutto il mondo non solo per le sue qualità di raffinato interprete, ma anche per aver inventato il “pedale indipendente”.
A seguire “Quadri di un’esposizione” di Mussorgskij che ha un collegamento con il nostro Mab (Museo all’aperto Bilotti) perché è un’opera che Mussorgskij scrisse per pianoforte in omaggio a Victor Hartmann, suo amico pittore, scomparso giovanissimo. Dopo la visita ad una mostra di Hartmann, Mussorgskij scrisse quest’opera nella quale i quadri musicali descritti sono intervallati da un tema, la promenade , una sorta di passeggiata tra i quadri musicali che descrivono i quadri veri di Hartmann. L’immaginazione è corsa al Mab, il nostro Museo all’aperto”.
Parisi ha ricordato anche l’appuntamento con uno spettacolo-concerto (fuori abbonamento) dedicato al mondo di Disney e ai piccoli Eroi, con la cantante cosentina Rosa Martirano (6 gennaio). “Il nostro intento è quello di portare i bambini a teatro il giorno dell’Epifania e farli partecipare ad un progetto culturale parlandogli dei loro eroi di cartone, quelli di Walt Disney”.
Parisi ha concluso il suo intervento ricordando anche quest’anno gli sconti temporizzati per chi sottoscrive in aticipo l’abbonamento. “Si tratta di tariffe legate all’interesse degli spettatori. Chi ha un forte interesse compra con grande anticipo l’abbonamento e ha corrispondentemente un forte sconto. Anche grazie a questo espediente abbiamo recuperato un forte rapporto con gli abbonati quadruplicando il loro numero rispetto al 2013, ma abbiamo raggiunto anche l’obiettivo di far venire molti giovani a teatro”.
Prima del direttore artistico era intervenuta l’Assessore al Teatro Rosaria Succurro
“L’Amministrazione Occhiuto – ha detto la Succurro – si è distinta sin dall’inizio per fare dei teatri della città luoghi di partecipazione attiva, allargando in più direzioni la sua offerta. L’offerta è stata contrassegnata sempre da spettacoli di alta qualità. Da dicembre ad aprile la lirica si intervallerà con la stagione di prosa, grazie ad un’interazione pubblico-privata che ha dato i suoi buoni frutti già lo scorso anno. Le premesse sono positive anche per quest’anno. Cosenza è diventata una città attenta alle iniziative culturali, agli intenditori, ai bambini, alle bambine e alle famiglie, riconquistando una centralità, grazie alle politiche culturali portate avanti dal Sindaco Occhiuto”.
Gli aspetti economico-finanziari legati alla stagione lirico-sinfonica sono stati sviscerati in conferenza stampa dal responsabile del Dipartimento Economico Finanziario del Comune e dirigente del settore cultura Ugo Dattis.
“Lo Stato – ha spiegato Dattis – ci ha tagliato altri due milioni di euro dai trasferimenti e quindi siamo stati costretti in fretta e in furia a cambiare un programma che era stato già stabilito. In brevissimo tempo il maestro Parisi è stato così bravo da sottoporre un programma alternativo che se anche ad una prima lettura potrebbe sembrare riduttivo, rispetto a quello previsto in precedenza, è in fin dei conti sorretto da una qualità molto buona. Ci sono altre città calabresi – ha detto ancora Dattis – come Catanzaro, che, per difficoltà economiche, hanno rinunciato a fare la stagione lirica. Fino al 2010 il Comune spendeva quasi un milione e 400 mila euro per gli spettacoli teatrali e questa operazione era possibile perché all’epoca i trasferimenti statali ammontavano a 35 milioni di euro; adesso siamo arrivati a meno della metà, 17 milioni e 400 mila.
Se possibile, avendo più tempo, si potrà riprendere il discorso con il Ministero per verificare la possibilità di fare una stagione, pur nei limiti temporali che il Ministero pretende. Avremmo comunque rispettato il programma se non ci fosse stato imposto di fare le tre opere liriche entro il 31 dicembre 2015, operazione che, con il taglio dei trasferimenti statali, era praticamente impossibile”.
Appendice alla conferenza stampa è stata la presentazione del libro di Maria Carmela Ranieri “Il Teatro Alfonso Rendano di Cosenza e la sua storia”, una ricerca musicologica delle stagioni liriche succedutesi nei cento anni di attività del “Rendano”, dal 1909, anno della sua inaugurazione con l’Aida di Verdi, al 2009.
Maria Carmela Ranieri è la direttrice del Piccolo Coro del Teatro “Rendano”.
Questa pubblicazione le venne commissionata per il centenario del “Rendano” e vede la luce con qualche anno di ritardo per il protrarsi della ricerca, condotta attraverso un puntuale excursus fondato essenzialmente sulla consultazione dei giornali d’epoca e al termine del quale è venuto fuori un apprezzabile risultato, sottolineato anche dai complimenti del Sindaco Occhiuto, per il lavoro di riordino di un materiale complesso e, a volte frammentario.
fonte : www.comune.cosenza.gov.it