La città di Cosenza ha oggi una buona destination reputation, del 7,8, vale a dire una buona considerazione e credibilità, dal punto di vista turistico, scaturita dalle informazioni generate da chi l’ha visitata e che ha condiviso sulla rete. Al raggiungimento di questo risultato molto ha contribuito il lavoro portato avanti in questi ultimi anni dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Occhiuto.
I dati sulla reputation destination sono stati divulgati oggi da Josep Ejarque, tra i massimi esperti europei di marketing territoriale e destination manager tra i più quotati ed al quale hanno legato il loro cambiamento diverse città italiane e che era stato ospitato lo scorso anno al I Forum del turismo svoltosi al Castello Svevo. I dati elaborati da Ejarque sono stati resi noti nel corso della presentazione, in un gremito salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, del progetto “Destinazione Cosenza”, fortemente voluto dal Sindaco Mario Occhiuto e dall’Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro per far sì che il turismo a Cosenza possa compiere quello scatto in avanti di cui oggi si avverte l’esigenza dopo il notevole lavoro che è stato condotto in questi anni. Presenti alla conferenza la Giunta comunale quasi al completo (con il Sindaco Occhiuto, il Vicesindaco Jole Santelli, gli assessori Rosaria Succurro, Loredana Pastore, Michelangelo Spataro, Carmine Vizza, Matilde Lanzino Spadafora, al tavolo anche il dirigente del settore Giuseppe Nardi) e moltissimi operatori del settore e stakeholders del territorio. La conferenza è stata moderata dalla portavoce del Sindaco Iole Perito.
Dall’analisi di Josep Ejarque emerge che l’interesse del mercato turistico per Cosenza è in crescita. La città genera interesse, in modo costante e stabile, anche se ad oggi – secondo lo studio di Ejarque – è ancora una meta che deve attirare l’attenzione del mercato italiano, non solo quello del Mezzogiorno. “Oggi Cosenza – ha chiarito Ejarque nel suo intervento – è una città dove i turisti passano. Il turismo – ha ribadito, – è economia, non è filosofia. Cosenza deve, dunque, diventare una città nella quale il turista sceglie di venire perché merita di essere visitata e di diventare meta delle proprie vacanze, quella che si dice, insomma, una destinazione turistica. Bisogna creare un prodotto destinazione Cosenza”. L’analisi condotta da Ejarque si basa molto sulla conoscenza che gli utenti del web hanno di Cosenza attraverso le immagini. Il dato significativo emerso dallo studio è che a suscitare maggiore interesse e a dar luogo al maggior volume di ricerche sul web, è Alarico, parola chiave più ricorrente.
Dove occorre aggiustare il tiro è sul volume di contenuti presenti in rete (il cosìddetto sentiment). Attualmente il dato è buono (19,2), ma, purtroppo, i contenuti sono ancora poco condivisi da noi stessi, mentre si sa che più è alto il volume dei contenuti, grazie ai commenti, foto e filmati dei turisti, più la rete può fungere da amplificatore degli effetti. Tra le attrattive turistiche della città, la cui destination reputation è dell’8,5, al primo posto si colloca il MAB, seguito dalla Cattedrale, dal Castello, dal centro storico nel suo complesso e dalla Galleria Nazionale.
Prima di Josep Ejarque la conferenza era stata introdotta dall’Assessore Rosaria Succurro che ha ricordato le diverse azioni e strategie dell’Amministrazione comunale per l’affermazione in città del turismo come motore di sviluppo economico e generatore di nuova occupazione.
“Tanti – ha sottolineato Succurro – i servizi tangibili e visibili. Dal bus ScopriCosenza agli itinerari di trekking urbano “Cinque sensi di marcia”, ai punti informativi di Piazza XI settembre e di San Domenico, alle guide specializzate che accompagnano i turisti a visitare la città. Abbiamo reso – ha aggiunto Succurro – la città più bella, più vivibile e più attrattiva e completeremo questo percorso con la collocazione di una nuova cartellonistica che sarà unica ed avrà un carattere identitario e di riconoscibilità. Completeremo anche la mappa turistica con i percorsi ed i luoghi di maggiore attrattività”. L’Assessore Succurro ha, inoltre, annunciato che a breve sarà presentato un portale turistico in più lingue. “Ora bisogna passare alla fase due – ha aggiunto. Il turista che arriva a Cosenza non deve essere più solo un turista di passaggio, ma deve scegliere la nostra città come vera e propria destinazione. Noi abbiamo lavorato sulle precondizioni e sulla valorizzazione delle risorse. Il resto dovremo farlo in sinergia con gli operatori del settore ai quali abbiamo pensato, avviando dei tavoli tematici che nei prossimi mesi, a partire dal prossimo 3 novembre, ci proietteranno verso il II Forum del turismo, in programma il 12 gennaio 2018”.
Le conclusioni sono state tratte dal Sindaco Mario Occhiuto.
“Il turismo – ha detto il primo cittadino -può costituire un importante fattore di sviluppo non solo per la città, ma per tutta la Calabria. Oggi tutti vogliono venire a Cosenza. La città sta cambiando e può diventare una destinazione turistica e lo studio di Josep Ejarque lo conferma. Cosenza è sempre più attrattiva e non solo per le risorse legate al suo patrimonio storico-architettonico, ma anche per la sua capacità di innovarsi. Chi viene in città – ha aggiunto Occhiuto- resta colpito dalle nuove opportunità che vengono offerte. Cosenza non ha mai avuto una vocazione turistica. Oggi può scoprirla, grazie all’azione di valorizzazione del territorio che in questi anni abbiamo portato avanti: dalla riapertura del Castello Svevo, restituito, in chiave di contenitore culturale, alla fruizione dei cittadini, al recupero di tutti gli immobili di proprietà pubblica ai quali ora si andranno ad aggiungere altri importanti interventi, come il Museo di arte contemporanea dei Bocs Art, che sarà allocato nella parte recentemente ristrutturata del complesso di San Domenico, al Museo di Alarico e a tutte quelle opere che da qui a breve saranno completate.
E’ importante, però – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto – unirsi con gli operatori del settore, altrimenti l’idea di fare di Cosenza una destinazione turistica non potrà essere sviluppata autonomamente dall’Amministrazione comunale che in questo percorso accompagnerà coloro che nel turismo lavorano. Ora completeremo il lavoro che è stato già fatto migliorando i prodotti di promozione e marketing del territorio”.
Occhiuto ha annunciato il completamento della mappa della città con l’indicazione di tutta quanta l’offerta turistica e culturale che Cosenza è in grado di offrire e la distribuzione in tutte le librerie della guida del Touring club di cui si sta curando la revisione. “Stiamo, inoltre per completare – ha sottolineato il primo cittadino – anche il progetto della segnaletica turistica complessiva della città perché i turisti devono essere opportunamente guidati negli itinerari che la città propone.
Ci sono nel nostro centro storico situazioni di degrado che riguardano gli edifici privati sulle quali il Comune non può intervenire con risorse pubbliche, ma lo può fare in modo indiretto se si incrementa il turismo. Le storie, come quella che ruota attorno ad Alarico, possono rivelarsi una risorsa in termini di ricchezza.
La nostra città, che ha nel centro storico una risorsa che suscita l’ammirazione di quanti la visitano, è una città straordinaria se si considera il volto che assumerà da qui a breve”. E qui il Sindaco Occhiuto ha elencato le opere che saranno completate prossimamente: dal viale del benessere che sarà una vera e propria palestra all’aperto con campi di squash, padel-tennis, basket, pallavolo e con percorsi percettivi-sensoriali, il giardino dei colori, degli agrumi e giochi per l’infanzia e la ciclopolitana che prevede piste ciclabili per complessivi 30 chilometri. Anche questi elementi sono, per il Sindaco, attrattori che potranno far crescere a Cosenza il turismo, insieme alla metropolitana di collegamento tra Cosenza-Rende e l’Università, tutta non inquinante, al Planetario (il secondo più importante d’Italia dopo quello di Milano), il Ponte di Calatrava, il Museo di Alarico, il Museo delle Scienze che rappresenterà il completamento del Planetario. “Tutti insieme, istituzioni e operatori del settore, – ha concluso -dobbiamo amare la città ed aiutare il processo di crescita che è in atto. La reputazione di Cosenza all’esterno sta crescendo, come dimostra l’analisi di Josep Ejarque. Se utilizzassimo adeguatamente il brand di Alarico della cui storia e del cui tesoro ha parlato anche Edoardo Galli, l’archeologo più importante del ‘900, questi numeri potrebbero aumentare ancora di più”.
fonte www.comune.cosenza.gov.it